top of page

Cosa ne sarà del Turismo del Lago Maggiore nel 2020?

  • Immagine del redattore: Lago Maggiore Hosts
    Lago Maggiore Hosts
  • 6 apr 2020
  • Tempo di lettura: 3 min




Il turismo è uno dei principali settori del nostro Paese, che contribuisce al 5% del PIL e da occupazione al 6% della popolazione.

Per la zona del Lago Maggiore, si può dire che sia una delle principali fonti di reddito, oltre che per le strutture ricettive, anche per le varie attività presenti sul Lago.

Come tutti sappiamo, il nostro turismo è un turismo stagionale, con una stagionalità che in linea di massima inizia a marzo per concludersi con ottobre.


Come mai da poco prima di fine febbraio i turisti stranieri hanno iniziato a cancellare in massa le prenotazioni e ad azzerarsi le richieste?

Dopo la terribile epidemia che è scoppiata a Wuhan in Cina, a fine dicembre, l'Italia è stato il secondo paese ad esserne colpito, sia a livello sanitario che dai media di tutto il mondo.

C'è stato un periodo dove tutti i contagi che venivano trovati nel Mondo, venivano collegati a persone Italiane. Tanto che anche sulla CNN era spuntata una cartina con una mappa dei contagi in tutto il mondo con le frecce che partivano dall'Italia.

Tutto questo ha portato ad una pessima pubblicità per il nostro Paese, che risultava essere un paese di "untori", dove ovviamente nessuno voleva andare.

Purtroppo nessuno era preparato a quello che sarebbe poi successo come conseguente crisi sanitaria. Ma in questo articolo parliamo esclusivamente dell'impatto del Covid sul turismo.


Ora analizziamo il possibile scenario del turismo del Lago Maggiore nel 2020, basandoci solo su dati reali.

MARZO: a parte i primi giorni, dopo l'8 marzo siamo stati anche noi messi in lockdown e abbiamo dovuto salutare i nostri turisti.

APRILE: andrà perso, perché le restrizioni sugli spostamenti, dice la Protezione Civile, continueranno tutto questo mese.

MAGGIO: anche se la Protezione Civile parla di un cauto e graduale ritorno alla normalità, nella seconda metà del mese, quasi sicuramente non si potrà tornare a viaggiare.

Quindi molto probabilmente anche maggio sarà perso.


Bene, ci rimangono ancora GIUGNO - LUGLIO - AGOSTO - SETTEMBRE - OTTOBRE.


Però...

- Il governo ha firmato lo Stato di Emergenza di 6 mesi che durerà fino al 31 Luglio 2020, questo vuol dire che fino a questa data, non saremo usciti dall'emergenza.

Per cui ci potremmo trovare da un giorno all'altro ad essere ancora in quarantena. Questo potrebbe far desistere le prenotazioni da parte degli stranieri, soprattutto se devono comprare biglietti aerei.


- Alcune compagnie aeree internazionali hanno sospeso i voli sull'Italia fino ad Ottobre. Questo non è di certo un buon segnale che fa ben sperare di tornare alla vita normale in poco tempo.


- Ondate di ritorno. Ammesso e non concesso che noi saremo così bravi da uscire da questa pandemia prima di tutti gli altri Stati, vorrà dire che saremo poi noi che dovremo chiudere le nostre frontiere per evitare ondate di ritorno. Quindi i turisti stranieri non potrebbero venire.


Molto probabilmente fino a SETTEMBRE - OTTOBRE di turisti stranieri non ce ne sarà traccia.


Quindi per non buttare la stagione bisognerà puntare su una clientela italiana?

Secondo noi decisamente si.

Molti dovranno ridimensionare i loro prezzi, perché come tutti sappiamo la clientela italiana non ha lo stesso potere di spesa di uno Svizzero o di un Tedesco.

Ma comunque, è pur sempre presente.


Ma il turismo del Lago Maggiore è composto per circa l'80% da turisti stranieri e quindi solo il 20% è turismo italiano (senza distinguere turisti leisure and business), come faremo a capovolgere questi dati?

La speranza è, che molto probabilmente non potendo anche noi Italiani questa estate viaggiare all'estero, ci concentreremo ad esplorare il nostro Bel Paese, che da sempre è una delle mete più visitate al Mondo!

Quindi sicuramente non si faranno gli arrivi e presenze del 2019, ma inizieremo a capire l'importanza anche di costruirci un nostro turismo italiano e magari imparare a dargli anche priorità.


Conclusioni

Il 2020 sarà un anno di crisi, soprattutto per il nostro settore.

Nessuno si sarebbe mai aspettato nella sua vita sia privata che lavorativa di vivere un momento tragico come questo.

Tutto è passeggero e niente è duraturo. Anche questo brutto periodo finirà e torneranno tempi migliori.

Appena ci saranno le condizioni, ci dovremo rimboccare le maniche un'altra volta, le associazioni, tour operator, agenzie di viaggi, dovranno rivedere il loro lavoro e riscoprire posti che si danno più volte per scontati.

Dovremo assiduamente lavorare come abbiamo sempre fatto, con la passione e la voglia di crescere, per costruire un turismo più solido e più interno che sarà solamente un valore aggiunto a quando torneremo ad avere i turisti da tutto il Mondo come è sempre stato.






 
 
 

Comments


bottom of page